Cos'è una CSA
CSA sta per “Comunità che Supporta l’Agricoltura”
ed è un modello di reciproco supporto tra una determinata comunità
di persone e l’agricoltore.
La comunità e l’agricoltore si impegnano quindi, a produrre un certo prodotto agricolo o più di uno, investendo una quota per finanziare la produzione e ricavandone in cambio una certa quantità di cibo in base a quanto deciso insieme a inizio anno e a seconda della buona riuscita della stagione agricola.
Insieme, dunque, si condividono rischi e benefici sperimentando la condivisione in gruppo sulle decisioni come ad esempio quali colture produrre, quali costi sostenere e quali investimenti programmare.
Ogni CSA decide autonomamente l’organizzazione a livello giuridico e il panorama italiano ne è l’esempio: cooperative agricole, aziende agricole semplici, associazioni, gruppi informali.
I principi base verso cui le CSA tendono sono quindi:
1) Programmazione collettiva delle scelte aziendali
2) Prefinanziamento dei costi da parte dei soci
3) Condivisione del rischio
4) Cancellazione del concetto di prezzo
5) Redistribuzione dei benefici tra tutti i soci
Come avviare e far maturare una CSA
Questo vademecum ha l’obiettivo di descrivere in modo sintetico il movimento delle Comunità che Supportano l’Agricoltura (CSA) in Italia e mettere in luce i temi principali e gli aspetti a cui prestare attenzione per la costituzione di una CSA.
È un manuale pratico per aiutare coloro che vogliono approfondire e scoprire il
modello delle CSA e per rispondere, seppur in modo sintetico, alla domanda
“da dove si inizia a costruire una CSA”?
Questo elaborato è parte del Progeo NUMES – “Le CSA oltre l’emergenza: un nuovo modello agricolo per l’economia solidale” finanziato dalla Fondazione Etica di Banca Popolare Etica, promosso dal coordinamento dei GIT del Nord-est, e il cui coordinamento operativo è stato svolto dalla CSA Arvaia, con la supervisione scientifica delle ricercatrici delle Università di Pisa, Bolzano e Urbino, insieme alle Associazioni Deafal e Ortazzo.